Pietre e Perle

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L’azienda Bracciali Srl nel 2001 ha completato il proprio piano di sviluppo trasformandosi da piccola impresa in laboratorio artigianale con l’obbiettivo di gestire l’intero processo produttivo e migliorare la qualità dei propri prodotti. I nostri gioielli, tutti realizzati a mano attraverso la tecnica della fusione a cera persa e modellati a seconda delle esigenze della clientela, si caratterizzano per la varietà di forme e colori che possono assumere grazie alla lavorazione delle nostre più importanti pietre.

“Le pietre semi-preziose incastonate dalle mani esperte dei nostri artigiani, creano una cascata di colori scintillanti che rendono i gioielli Bracciali intensamente unici”

AMETISTA

Il nome Ametista deriva dal greco antico “amethystos”, ossia “non ebbro”. Reperibile in diverse quantità in ogni continente, l’ametista può variare in rapporto alla provenienza. Attualmente le zone estrattive più celebri sono il Brasile, l’Uruguay, il Madagascar, il Kenya e lo Zambia. Le ametiste più pregiate hanno tonalità che vanno dal medio allo scuro, al trasparente e al viola puro, senza sfumature tendenti al rosso o al blu. Essendo una gemma molto utilizzata da tagliatori e gioiellieri, si possono trovare ametiste di svariate forme. Indipendentemente dal taglio comunque, sono le tonalità di colore e l’alta brillantezza i criteri per riconoscere un’ametista di qualità.

PERIDOT

Il nome Peridot deriva dalla parola araba “faridat” che significa “gemma”. La tradizione del suo nome è però attribuibile anche al “middle english” “peridote”, che assume in questo caso il signifcato di “punto luminoso”. La fonte classica di estrazione del peridot è stata per anni l’Isola Zabargad, situata sulla costa egiziana del Mar Rosso. Il giacimento più grande al mondo si trova però nella riserva apache di San Carlos, in Arizona, mentre altre località sono situate in Cina e in Pakistan. I colori del peridot comprendono le diverse tonalità del verde (gli esemplari più ricercati sono quelli che presentano un colore verde prato intenso e puro).

RODOLITE

La Rodolite deriva dal nome greco “rhodo” (rosa) e “lithos” (pietra), coniato da George Frederick Kunz per la sua somiglianza con il rododendro di montagna (Rhododendron Catawbiense). La rodolite viene trovata di norma come roccia sedimentaria o all’interno di rocce metamorfe ospitanti. Gli esemplari più belli si estraggono comunemente nello Sri Lanka, nello Zimbabwe e in Tanzania. La rodolite appare molto diversa dai classici rossi granato che si presentano in combinazioni di rosa, rosso e porpora. Gli esemplari di rodolite hanno tonalità vivaci arricchite da lampi viola con particolari sfumature porpora e un alto grado di trasparenza e lucentezza, che gli donano una bellezza unica.

CITRINO

Il nome Citrino deriva dal francese “citron”, ossia “limone”. Gli esemplari più ricercati provengono dal Brasile, dal Madagascar, dall’Uruguay, dal Mozambico, dallo Zambia e dalla Tanzania. Gli esperti di cristalloterapia sostengono che il citrino stimoli le facoltà mentali e la creatività, che sviluppi l’intuizione e la fiducia di se stessi, aumentando il controllo sulle proprie emozioni. I colori del citrino si estendono dal giallo limone al giallo oro fino a ricoprire anche le “nuances” arancio mandarino e rosso Madeira. Tradizionalmente proprio le tonalità Madeira erano le più richieste, mentre oggi si prediligono le colorazioni più chiare come quelle giallo limone.

IOLITE

In minerologia la Cordierite (Iolite in gemmologia) è un minerale il cui nome deriva dal geologo francese Pierre L.A. Cordier. Le iolite più belle e adatte al taglio vengono estratte in Madagascar, nello Sri Lanka, in Finlandia, Norvegia, Svezia, Spagna, Brasile e Giappone. Questo minerale, famoso per il “pleocroismo”, cioè il cambiamento di colore a seconda della direzione da cui viene illuminata, quando si presenta in qualità di gemma, dal colore blu-viola, viene chiamato iolite. Nelle leggende medievali la iolite veniva interpretata dai Vichinghi come pietra del sole, in grado di orientare le navi rispetto alla posizione del sole anche con la nebbia ed il cielo coperto.

QUARZO

Il nome Quarzo si riferisce a un vasto gruppo di minerali con la stessa composizione chimica e proprietà fisiche simili. Il termine deriva dalla parola sassone “querklufterz”, che significa “minerale a filone trasversale”; mentre secondo un’altra possibile etimologia (di origine slava) assume il significato di “durezza”. Il quarzo accompagna la storia dell’uomo da sempre. Lavorato come gemma o usato come attrezzo per via della sue caratteristiche, questa pietra veniva utilizzata per la fabbricazione di coltelli, punte di frecce o pietre focaie. I quarzi sono usati da migliaia di anni nel ramo della gioielleria, lavorati prevalentemente con taglio cabochon grazie all’ossido di silicio di cui si compone.

I gioielli Bracciali si distinguono per la semplicità e la particolarità delle forme, combinando l’utilizzo di pietre semipreziose, ori di diverso colore e perle. Queste ultime vengono direttamente importate dai luoghi di allevamento e coltivazione d’origine, in modo da mantenere inalterate la loro purezza ed il loro oriente.
Le tre tipologie di perle utilizzate per i gioielli Bracciali sono molto pregiate e di diverso colore. Il loro valore si distingue non solo per le diverse tonalità assunte ma anche per la forma e per la loro capacità di riflettere la luce.

PERLE AKOYA

Le perle Akoya sono perle coltivate nelle acque del mare di Cina e Giappone e sono prodotte dal mollusco “Akoya” o “Pinctada Martensiide Fucata”. Le Akoya sono state realizzate per la prima volta in Giappone e rappresentano, con le loro dimensioni che variano da 2 a 10 mm, le perle più piccole dei Mari del Sud. La loro produzione è stata resa accessibile e popolare nel XX secolo dal brevetto di Kokichi Mikimoto, mediante la quale si ottengono perle nudeate e pronte alla lavorazione. I riflessi lunimosi delle perle Akoya allo stato grezzo vanno dal classico color bianco argento al crema e rosa. Le perle Akoya possiedono un oriente ed un lustro profondo e rappresentano circa il 90% delle perle di acqua marina presenti sul mercato.

PERLE DI TAHITI

Le perle di Tahiti vengono allevate in un’ampia fascia del Pacifico Meridionale che si estende dalle Isole Cook, fino a Tahiti, che è maggior produttore mondiale di perle nere. Le perle di Tahiti sono prodotte dal mollusco “Pinctada Margaritifera” (nominata anche ostrica a labbra nere), e possono avere una dimensione che va dagli 8 ai 17 mm di grandezza. Le perle tahitiane sono famose per la loro colorazione caratteristica che può andare dal grigio al nero ed assumere un fondo neutro oppure con sfumature verdi, marroni, blu e rosse. Il bagliore naturale e mistico dei riflessi multicolori è il segreto della loro bellezza. Le perle di Tahiti possono assumere le forme più svariate: sferoidali, a goccia, a bottone, barocche.

PERLE FRESH WATER

Le perle Fresh Water sono perle coltivate in acqua dolce in Cina e sono prodotte da molluschi più grandi rispetto agli Akoya. Le perle Fresh Water sono coltivate prive di nucleo, ovvero costituite quasi interamente da strati di madreperla, composizione che le rende molto più resistenti e simili alle perle naturali. Nonostante la qualità delle loro caratteristiche, queste perle sono generalmente più economiche ed accessibili rispetto alle perle Akoya. Inoltre la loro forma non sempre rotonda (ovale, a croce, a bastoncino), e la loro grande varietà di colori (bianco, rosa, crema, arancione, lavanda) le contraddistinguono dalle altre perle. La loro dimensione varia da 2 a 5 mm, ma possono raggiungere una misura massima di 16 mm.